1) Attori in teca
Quando mai vi capiterà nuovamente di vedere degli attori esibirsi dentro ad una teca di plexiglass?? Una sensazione completamente nuova vi attende, lì dentro il loro metro quadro, come bambole di porcellana in vetrina si azionano a comando come carillon. Raccontano la storia di Edipo, con la voce e con il corpo, si ribellano allo spazio a cui siamo abituati portandoci a Tebe in un lampo.

2) Il necessario dettaglio musicale
La musica di Andrea Chenna risuona nelle grandi stanze del sotto porticato del Ducale, facendo indossare ad ogni spettatore un immaginifico lungo cappotto bagnato, un fastidio che crea disagio, ma un disagio di crescita, di presa di coscienza.
3) Le scenografie de La Scala di Milano
Potrete girare indisturbati fra le scenografie che arrivano direttamente da La Scala di Milano, un’opportunità che non si ha spesso. Quanto è interessante rendersi conto dei materiali? Curiosare la manifattura e notare quanto è pieno di dettagli un lavoro che spesso vediamo solo da lontano?
4) Un format unico e completo
Si tratta di una mostra che è anche teatro e di uno spettacolo che si fa mostra. Insomma un equilibrio perfetto, una performance inaspettata che pone più elementi artistici sullo stesso piano, portando scene e parole in mostra, come recita il murales nella prima stanza.
5) Senza teatro non si respira
Se il teatro vi manca questa mostra vi regalerà una piccola gioia, che per altro, potrete continuare a gustare anche una volta usciti da Palazzo Ducale, grazie agli splendidi video realizzati sulla mostra dai giovani e capaci SqueasyFilm, un team di videomaker di cui potrete godere il lavoro direttamente su Youtube e sul sito del TNG. Se invece a teatro non ci siete mai andati e durante il lockdown avete pensato di potervi avvicinare allo spettacolo dal vivo, è la mostra giusta: cruda, estraniante e altamente purificante.

Foto di Matilde Pisani