Una presentazione da centenario
Entrando in platea durante la conferenza stampa per la presentazione della stagione del Teatro Nazionale, ci accolgono sul palco i dovuti distanziamenti dei posti a sedere in seguito alle attuali norme di sicurezza, ma come sfondo troviamo uno scenografico backstage dell’installazione per la scena di Elena, spettacolo che inaugurerà la stagione il 29 settembre.
Sullo schermo è proiettata una pregevole illustrazione di Francesco Calcagnini che ritrae un giovane Ivo Chiesa, al quale è dedicata questa nuova stagione, intento a guardare verso nord e quindi ad una nuova direzione, con il busto appoggiato su un gognometro a rappresentare la sua visione del teatro a 360 gradi.
Il primo a parlare è il presidente Alessandro Giglio, che sottolinea come la cultura e il teatro siano una risorsa contro il Covid, si susseguono diversi discorsi e ringraziamenti, tra i quali quello del Sindaco Bucci che invita a riempire tutte le sedie possibili in platea durante gli spettacoli.
La conferenza, senza dubbio firmata dalla regia del direttore Livermore, è presentata dai divertentissimi Barbara Moselli e Paolo Li Volsi, che regalano una risata dietro l’altra supportati da uno strepitoso Stefano Cabrera al violoncello, proponendo effettivamente una conferenza-spettacolo che lascia trasparire un chiaro coinvolgimento emotivo da parte di tutti. Insomma durante questo piccola piece è stato messo in scena tanto amore, tanta passione per la materia teatrale e soprattutto tanta, tanta consapevolezza di quanto può essere e quanto può diventare questo nostro Teatro Nazionale di Genova. Gli attori hanno infatti letto un decalogo rivolto non solo alla città dove si parla di inclusione, di territorio, di innovazione, di bellezza, di tradizione e soprattutto dove si sottolinea che l’arte non è mero intrattenimento ed è bello e giusto creare rete tra generi, senza un confine.
Dopo aver sconfitto la paura con la brillante idea del Tir #teatroinrivoluzione il direttore e gli altri relatori presentano una stagione che va fino a dicembre, ricca di teatro contemporaneo con alcuni degli spettacoli delle scorse edizioni delle rassegne di drammaturgia estive e la proposta di A woman left lonely sulla singolare vita di Janis Joplin, spettacolo che andrà in scena a mezzanotte già il 3 ottobre.
Dopo una presentazione del genere noi Gais siamo soddisfatti, sempre più appassionati e super carichi per guidare i nostri coetanei alla scoperta di questa stagione nuovissima sotto molti punti di vista… Aspettatevi un nuovo personale jingle composto da Johann Chauveau all’apertura di ogni spettacolo e ricordate di chiamare il Teatro della Corte con il suo “nuovo” ufficiale nome: Teatro Ivo Chiesa.
Ivo Chiesa al quale, per altro, è stato intitolato il premio internazionale ed interdisciplinare “Una vita per il teatro” che nella sua prima edizione vedrà la giuria presieduta da un sempreverde Marco Sciaccaluga.